mercoledì 27 aprile 2011

Cervellini fini

Adesso parlo un po' della città dove vivo, Legnano, perché dopo aver letto un articolo pubblicato sul quotidiano locale "La Prealpina" in edicola oggi, direi che un post ci sta tutto, se non altro per mostrare che le stupidaggini si dicono e si fanno ovunque, e che non sono una buona a sparare solo su paesetti di montagna.

Dunque, verso le 7 di stamane, mentre addentavo una brioche, mi è capitato sott'occhio questo titolo: Legnano - "Case sovraffollate, ne servono altre mille". Usti, penso, nella città dell'Albertone con lo spadone ci sono famiglie dove si lotta per contendersi il letto e non dormire sul tappeto?

Leggendo si scopre che le cose non stanno proprio così, semplicemente aumentano le famiglie, ma calano i componenti per famiglia, nulla di nuovo, ed in sintesi solo il 19% delle abitazioni va strettino a chi le occupa, il 49% è invece abbondante in quanto a dimensioni.

Insomma, alla fine della fiera, i numeri dicono che servirebbero circa 850 alloggi di quattro stanze, da destinare alla fascia bassa del mercato, quella per intenderci che dopo la nascita di un figlio o magari due, non ha soldi per comprare una casa più grande, neanche accedendo a mutui.

Alle solite, sò vent'anni che un po' da tutte le parti si riconosce che servirebbe più edilizia sociale, ma poi al dunque se ne fa ben poca. problema di soldi che non ci sono, ma anche di scarsa volontà di scontrarsi col mercato. Le amministrazioni (Regione in testa, con le sue leggi) preferiscono fare affidamento all'edilizia convenzionata (dove i prezzi son più bassi sulla carta e la differenza col prezzo vero si paga in "nero". E sennò come farebbero certi miei clienti costruttori a denunciare meno di me, molto meno di me, mantenendo un tenore di vita ben più elevato del mio, che già non fa proprio schifo).

Comunque, Legnano è prossima all'adozione del Piano di Governo del Territorio, quindi, quale migliore occasione per riempire la bocca di concetti, anche un po' vetusti, come mix sociale, attenzione alle fasce meno abbienti, riequilibrare il patrimonio edilizio.

E allora via alle nuove previsioni di trasformazione, tutte rigorosamente affidate ad operatori privati, con l'obbligo certo di convenzionare i prezzi per quota parte del realizzato, tanto poi, come avrete capito, nessuno controllerà una fava.

Vabbé, direte, però se 'ste case servono bisogna pur farle. Appunto. Se.

Perché la balla è talmente grossa che proprio non ce la si fa a nasconderla, e difatti, nell'articolo di spalla a quello citato, ecco comparire altri numeri, sui quali in genere si preferisce sorvolare: in città sono già in costruzione altri 1.158 appartamenti, sparsi in 24 cantieri, solo il 35% dei quali viene venduto. I prezzi oscillano tra i 2.150 €/mq ed i 2.800 €/mq. Con tutta evidenza stiamo parlando di appartamenti in posizione non proprio centrale, diciamo pure periferica che facciam prima (in centro con quei soldi ti caccian fuori dall'agenzia). I dati li fornisce una fonte attendibile, il presidente di Erif Real Estate.

E perché non si vendono? Ohibò, perché la gente non riesce a permettersi neppure quei prezzi! Che strano!

Il giornalista timidamente insiste, vuol sapere perché i prezzi non scendono. Risposta: "Gli operatori si stanno comportando bene. Gli sconti arrivano al massimo al 5%, svendere porterebbe al disastro".

Capito?

Ma che cazzo! Di fronte ad un'affermazione del genere io avrei chiesto almeno a quale tipo di disastro si faceva riferimento, e poi, disastro per CHI o per COSA?

Beh, credo che Paolo abbia già spiegato in uno dei suoi post le ragioni della rigidità dell'offerta edilizia, ragioni riconducibili anche a fattori che altri hanno ben individuato. Quando il Presidente di Erif parla di disastro, credo parli pensando innanzitutto ai rischi per il suo portafogli.

venerdì 22 aprile 2011

Cinegiornale Luce del 22 aprile 2011 III E.A. (Era Arioli)

Prosegue a gonfie vele il rilancio della nota località brembana Piazzatorre,
Alacri squadre di operai e tecnici sono da settimane al lavoro per dare corpo al programma che l'illuminata amministrazione del sindaco Arioli ha concordato con la società Alta Quota.
Già demolita la vecchia colonia bergamasca e in fase avanzata il recupero della ex colonia genovese.
A breve l'inutile boscaglia in località Tagliata sarà rasa al suolo per lasciare spazio a nuove necessarie palazzine e villette, da realizzarsi secondo i più moderni dettami della tecnica edilizia.
Rimesse a nuovo strade e marciapiedi, ampi parcheggi circondati da rigogliosi filari di platani e tigli accoglieranno le miriadi di visitatori che presto giungeranno a far compere nei nuovi lussuosi negozi aperti in centro.
Sua Eccellenza, il Podestà il Sindaco, terrà il discorso inaugurale di fronte al popolo tutto che verrà all'uopo riunito il primo sabato del mese di giugno, in coincidenza con la Prima Edizione dei Giuochi Brembani, nel corso dei quali i prodi Avanguardisti Orobici e le fiere Giovani Valligiane sfoggeranno le loro doti atletiche.
Ora e sempre, la parola d'ordine è una sola: RILANCIARE! E RILANCEREMO!

eja eja eja alalà!! 

sabato 16 aprile 2011

Elezioni elezioni, cosa non si fa per voi

Non la faccio lunga, vi fornisco semplicemente il link. Pregevole la postilla del prof. Fabrizio Bottini.

Cari concittadini milanesi, anche se vi piace sciare, per una straccia volta nella vostra vita, destatevi dal torpore che vi ha preso da circa un quarto di secolo.

domenica 10 aprile 2011

Il post di Antonio

Ho deciso di inserire il commento di Antonio in un post tutto suo. Mi sembra lo meriti.

"Non è una questione climatica, è il mondo ad essere cambiato negli ultimi trent'anni. Siamo cambiati noi, l'economia, le aspettative, le speranze.
Le condizioni che avevano fatto grande lo sci in Italia negli anni della Valanga Azzurra non esistono più. Chi è troppo giovane non può ricordare cos'era lo sci allora, quale entusiasmo popolare lo sorreggeva. Finiti quei momenti solo la meteora Tomba (campione assai incompleto e "gonfiato", tanto che io segretamente facevo il tifo per Pirmin Zurbriggen) ha saputo ravvivare l'interesse, poi più nulla.
Ma è un po' il cane che si morde la coda, se mancano i campioni mancano i tifosi e mancando i tifosi la federazione si consuma su sé stessa, diventa troppo autoreferenziale, e le piste diventano una parata di mediocri.
Vi sembra forse che oggi lo sci sia uno sport popolare? Non lo è per numero di praticanti, non lo è per i costi. La povertà avanza, in Italia, anche al Nord, a sciare saranno sempre in meno perché in meno saranno quelli che potranno permetterselo.
A me si stringe il cuore, ma non ci credo che a Piazzatorre rivedremo l'Arioli Sport, la profumeria sotto Cà Berera, il market a Rossanella, la lavanderia, uno sportello bancario degno di questo nome.
Se lo sci sarà sempre più elitario sopravviveranno solo le località più importanti (in più, frequentate da buzzurri arricchiti, ridicoli nell'abbigliamento e odiosi nei comportamenti, fate un giro a Cortina o a Courma se potete e ve ne accorgerete subito, mafiosi russi ovunque), per gli altri resteranno sì e no le piste, per i fine settimana, poi più niente.
Io non ho mai fatto commenti sul progetto di rilancio, non so davvero cosa pensarne. Non vedo nessun futuro roseo per lo sci in generale, con o senza progetti di rilancio".

venerdì 8 aprile 2011

Ahi que calòr!

Anomalie climatiche? Effetto serra? Riscaldamento globale? Fenomeni passeggeri? Boh, chi lo sa davvero? Fatto sta che se un giovedì e un venerdì d'aprile, a nord del 45° parallelo Nord, ti piazzano 30 gradi, qualche domanda te la dovresti porre, che so, una cosa del tipo "ma se queste mattane, anziché capitare una volta ogni cinquant'anni, ormai capitano un anno sì e l'altro pure, non è che il ritorno delle glaciazioni viaggi con qualche secolo di ritardo?".

Traduco per i meno sgamati: se la distanza tra un inverno e l'altro s'allunga, gli sci restano in cantina più a lungo.

martedì 5 aprile 2011

PII? PUF!

Qualche post fa ci domandavamo perché il sito del Comune non venisse aggiornato riguardo la voce "Programma Integrato di Intervento", che ci sembra una cosetta non proprio secondaria per l'amato paesello.

Le ultime notizie, in fondo, risalivano al lontano marzo 2009, preistoria.

Beh, siamo stati (si fa per dire) accontentati.

Il link sulla homepage del sito comunale è semplicemente scomparso, sparito, evaporato. Per trovare le (vecchie) notizie sul PII occorre usare la funzione di ricerca, e allora si apre la pagina con i vecchi collegamenti. Utile eh?

Once again, congratulations.

domenica 3 aprile 2011

Pure la commiserazione

Ieri gita a Ghost Town, ovvero Piazzatorre in versione periodo morto. In giro quattro gatti, le case ovviamente chiuse in massima parte, quella più frequentata sembrava essere il "Castello Passera". Segni di rilancio non pervenuti.

Quando non vado con la famiglia in genere preferisco salire da solo, ieri però ho fatto un'eccezione, ho portato con me un amico/cliente, norvegese, ormai naturalizzato svizzero, una potenza nel campo delle demolizioni e delle bonifiche. Parla un italiano striminzito, ma più che sufficiente per capirsi, e la gita è piacevole.

Giretto per la valle, con puntata a Santa Brigida, Branzi, Piazzatorre, Madonna delle Nevi. A Piazzatorre salgo fino a Rossanella, davanti al bosco della Tagliata mi fermo e gli racconto quel che succederà. Scuote un po' la testa, poi mi dice: "Da noi non succederebbe". In Norvegia dici, o in Svizzera? "Uguale".

Mi sono sentito il rappresentante di una nazione sottosviluppata, ho abbozzato un "già" e ho ripreso la marcia.

Sono quelle situazioni cha lasciano amarezza, ripensavo alla Tagliata, a come è bella oggi e a che schifo sarà quando verrà abbattuta per far posto a nuove case. E poi a quel commento letto nel forum vallare "... se la Val Venosta fosse stata a due ore da Milano la casa l'avrei comprata là, invece l'ho presa a Foppolo, la uso quando salgo a sciare e per il resto dell'anno la lascio chiusa. Va bene così".

No, non va bene, razza d'idiota, non va bene.

venerdì 1 aprile 2011

Berera dà i numeri

Che avete capito????

I numeri della stagione!!!! ;)

Entusiasmanti? Deprimenti? Eccezionali o nulla di speciale? Fate voi. Io mi terrei le parti basse.

I numeri di Berera.