lunedì 6 agosto 2012

Che rella

Uso questa vecchia espressione dialettale milanese, di meglio non mi viene per descrivere la situazione qui a Piazzatorre oggi, 6 agosto.
Il fine settimana, il primo che apre la stagione delle ferie agostane, classicamente le più redditizie quassù, prometteva decisamente bene quanto a presenze. Beh, forse sbaglio, ma metà delle persone se ne sono già tornate alla base, più che al mordi e fuggi siamo all'annusa e fuggi.

Eppure, almeno stavolta, Piazzatorre e la Valle non hanno colpe. Il tempo ha retto, a dispetto dei menagrami e delle previsioni più fosche,non sarà il temporale odierno a far finire prematuramente l'estate; le iniziative per intrattenere gli ospiti c'erano e potevano soddisfare un ampio novero di gusti; i negozi non hanno aumentato i prezzi dal 30 luglio al 1° agosto; impianti aperti e Gremei accogliente; palaghiaccio aperto.

Cosa non ha funzionato allora? Lo ammetto, non lo so. Mi verrebbe da dire che la crisi lascia il segno sulle vacanze, ma sono più che convinto che la maggior parte dei frequentatori di Piazzatorre e dell'Alta Valle in generale non siano persone con problemi economici, almeno apparentemente. Troppe macchinone e troppi vestiti griffati per dover pensare a gente con conto il rosso.

O siamo di fronte a un gran sfoggio di finto benessere o c'é dell'altro. Ma cosa?

Suggerimenti?

mercoledì 1 agosto 2012

Speriamo bene!

Una notizia che mi é parsa essere stata snobbata dalla maggior parte degli organi d'informazione é quella riportata oggi sul quotidiano online Linkiesta: a Bruxelles é stato presentato un piano d'azione europeo per il mercato edilizio.

A prima vista potrebbe sembrare l'ennesima riprova che le lobbies mattonare hanno avuto campo libero anche in sede europea, leggendo l'articolo si desume però che le cose forse stanno in un altro modo. Gli obiettivi che l'Unione si prefigge di raggiungere non avrebbero a che vedere con la sempiterna ricetta dei palazzinari nostrani (costruire, costruire, costruire), ma assai di più con alternative che puntano dritto al mercato degli immobili esistenti, da riqualificare, ristrutturare, rendere energeticamente più efficienti.

Se così fosse sarebbe un bel passo avanti, speriamo sia così.